Questa statistica ti fa capire chiaramente quanto sia fondamentale - per raggiungere il successo, in ogni ambito - una mentalità corretta, libera da paradigmi limitanti e condizionamenti negativi.
Vedi, arrivare ad ottenere un mindset vincente non è utile solo per il business o per guadagnare tanti soldi, ma è qualcosa che ti aiuterà in tutte le aree della tua vita.
Perché ti permette di trasformare la tua mentalità, liberandoti da abitudini depotenzianti e condizionamenti inconsci portati dal tuo ambiente, che ti trascinano nel baratro della mediocrità e dell'insoddisfazione.
Questo lavoro non porterà benefici solo sull'aspetto economico, professionale o di business, se sei un imprenditore.
La trasformazione che otterrai ti permetterà a cascata di raggiungere ciò che desideri in ogni ambito e, come diretta conseguenza, di ottenere lo status a cui ambisci.
Il successo economico e professionale saranno delle dirette conseguenze di questo lavoro profondo.
Liberarti dai condizionamenti di cui sei vittima inconsapevole e dai paradigmi limitanti che ti hanno impedito di arrivare dove volevi, cambiare le tue abitudini e trasformare nel profondo le tue credenze - magari che non hai scelto tu ma che hai subito dall'ambiente in cui sei cresciuto…
innescherà quel processo di trasformazione necessario per ottenere tutto ciò che desideri ma che oggi non sai come raggiungere.
Dopotutto, per ottenere ciò che vorresti ma che oggi non hai, devi necessariamente cambiare qualcosa nella tua vita.
Il mindset è il primo aspetto da cui devi iniziare per innescare questo cambiamento profondo e duraturo.
Facciamo un esempio pratico di come impostare un mindset corretto porti all'azione e conduca a cambiare la propria situazione.
Ti sono familiari i buoni propositi che le persone si fanno a inizio anno, i primi di gennaio per intendersi?
"Quest'anno voglio iniziare con il piede giusto",
"Farò questo, farò quello…",
e così via.
Peccato che poi solo una piccolissima percentuale concretizzi ciò che dice di voler fare.
Le statistiche sono chiare: al 17 gennaio ben il 91% delle persone abbandona i buoni propositi e torna alle abitudini di sempre, senza intraprendere azioni concrete e abbandonando le speranze di un cambiamento.
Perché accade questo, secondo te?
Te lo spiego io. Siamo vittime dei nostri condizionamenti.
Le abitudini e i condizionamenti che abbiamo subito dall'esterno (famiglia, formazione scolastica, ambiente lavorativo in cui siamo cresciuti e ci siamo formati) non ci aiutano a tradurre i buoni propositi in azioni concrete, facendo sì che rimangano solo delle intenzioni.
Quello dei buoni propositi di inizio anno è solo un esempio per farti capire che i condizionamenti - così come tutto ciò che hai fatto finora e l'ambiente di cui ti sei circondato - se adesso non ti trovi dove vorresti essere, certamente non hanno fatto la differenza e non ti hanno aiutato a raggiungere la posizione desiderata, il successo e la vita che davvero desideravi.
Probabilmente i paradigmi che hai in questo momento (abitudini e credenze) non ti hanno permesso di esprimere appieno il tuo potenziale, che resta "nascosto" anche agli altri, impedendo loro di notarlo.
Di conseguenza, potresti avere la sensazione di non riuscire a esprimere appieno il tuo potenziale e a dimostrare il tuo vero valore.
Questa situazione potrebbe portarti a sentirti sottovalutato e a dubitare delle tue stesse capacità, limitando così la tua crescita personale e professionale.
Per trasformare i "buoni propositi" in azioni concrete e far sì che non restino solo delle intenzioni, è necessario azionare un motore specifico, che forse non hai mai considerato di utilizzare o ritenuto così importante: il mindset.
Dopotutto, se fosse chiaro a tutti, non ci sarebbero così tante persone che continuano a procrastinare e ad abbandonare i buoni propositi e le speranze di poter cambiare con tutta questa velocità, non credi?
Il mindset, essendo qualcosa di astratto e intangibile, spesso non viene preso in considerazione o valutato come primo elemento necessario per un cambiamento. Talvolta viene confuso con ciò che non è, come la psicologia o la motivazione.
Tuttavia, anche quando si è consapevoli dell'importanza di lavorare sul mindset e si inizia a farlo, ottenere dei risultati concreti può essere molto difficile.
Studiare la Riprogrammazione Mentale e applicarla in modo corretto è estremamente complesso senza una guida esperta, ed è molto facile demotivarsi lungo il percorso.
Io ne sono pienamente consapevole, avendo iniziato 7 anni fa a studiare e specializzarmi in questa materia.
Oggi lo vedo fare anche dai miei studenti, osservando a volte le difficoltà di qualcuno che fatica a proseguire nello studio e ad applicare i principi della Riprogrammazione Mentale.
Proprio queste difficoltà mi hanno spinto a cercare modi per rendere il lavoro sul mindset il più semplice ed efficace possibile, e a comprendere quali fossero gli elementi necessari per rendere il processo di Riprogrammazione Mentale meno faticoso e lungo.
Ho capito che la chiave era trovare il modo di rendere lo studio piacevole, interattivo e divertente, in modo che il processo di cambiamento avvenisse in modo naturale, senza sforzo eccessivo.
L'intuizione che ho avuto è stata che la chiave risiedeva nel gruppo e nel suo potere.
Il gruppo mi ha permesso di mettere a punto i 3 pilastri che mi hanno consentito di sviluppare la nuova metodologia che stiamo utilizzando in VMR, sia internamente che con i miei studenti, e che sta dando risultati eccezionali.
Questa metodologia si basa sui principi di accountability (pressione sociale positiva), supporto e sfruttamento del potere e della sinergia della community.
Questo è il metodo che sto utilizzando con gli studenti della VMR e con il mio team interno.
Dati i risultati eccezionali che sto ottenendo, ho deciso di estenderlo anche a chi non ci conosce ancora o non ha compreso appieno l'importanza del mindset e il potere che ha nel trasformare le vite delle persone…
dando la possibilità a tutti di attuare un cambiamento, innescando un processo di trasformazione in modo naturale e sfruttando la sinergia del “gruppo dei pari", proprio come facciamo noi ogni giorno, rendendo addirittura il percorso divertente e giocoso.